Le aziende che riescono a creare una fitta rete di contatti sono quelle che più facilmente hanno il miglior successo.
Maggiore è il numero di collaborazioni – con altre PMI, industrie, organizzazioni governative, ONG, o istituti di ricerca – maggiori sono le opportunità di crescita e la rapidità dei progressi.
La partecipazione a progetti europei ci permette di collaborare con i migliori istituti di ricerca e organizzazioni europee, di accrescere le nostre competenze e di acquisire forte credibilità e visibilità in nuovi settori.
Sta succedendo così, per esempio, nel progetto europeo EXCornsEED, finanziato da BBI-JU (Bio-based Industries Joint Undertaking), che mira a sviluppare e validare tecnologie sostenibili di estrazione e purificazione applicabili alle bio-raffinerie, in cui siamo leader delle attività di dissemination.
La partecipazione a questo consorzio ci sta consentendo di entrare in contatto con il partenariato BBI JU, altri progetti finanziati dall’UE e molti istituti di ricerca europei nel ambito della bioeconomia.
In questo progetto non abbiamo soltanto progettato e sviluppato il sito web, ma siamo responsabili di tutto il contenuto trasmesso dai social media channel, recentemente aggiornati con un’interessante intervista a Mihaela Frincu, ingegnere chimico presso ICECHIM, per conoscere meglio l’istituto di ricerca, i suoi settant’anni di esperienza e celebrare la sua adesione al Consorzio BIC: il Biobased Industries Consortium, il pilastro della strategia dell’UE sulla bioeconomia, dedicato alla trasformazione di risorse naturali rinnovabili in prodotti bio-based attraverso un programma di ricerca e innovazione (R&I) con cui stiamo entrando in contatto ed andremo ad intervistare nel prossimo futuro.